VALUTAZIONE DEL RISCHIO BELLICO RESIDUO
In base alla legge n. 177 del 01/10/2012 il Coordinatore per la Sicurezza ha l’obbligo di valutare, all’interno del Piano di Sicurezza e Coordinamento, il rischio dovuto alla presenza di ordigni bellici inesplosi rinvenibili durante le attività di scavo di qualsiasi profondità e tipologia. Poiché il rischio non è quasi mai escludibile a priori, il Coordinatore per la Sicurezza dovrà eseguire un’analisi storica e documentale relativa al sito oggetto delle attività, ed eventualmente avvalersi di un’analisi strumentale rappresentata da indagini geofisiche non invasive di veloce esecuzione e di basso costo.
Analisi storiografica: analisi della cartografia storica, delle vicende belliche, degli episodi di bombardamento aereo e diartiglieria, dei combattimenti terrestri. Raccolta fotografica e aerofotografica e da fonti bibliografiche.
Analisi strumentale: analisi strumentale mediante prospezione georadar ed indagine magnetometrica; interpretazione di fotoaeree militari, telerilevamento.
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Indagine Georadar
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Indagine Magnetometrica
La Valutazione del Rischio Bellico è quindi obbligatoria in caso di Lavori di Scavo e Costruzione, e visto il Decreto Ministeriale 82/2015, sono definitivamente efficaci tutti gli obblighi connessi al rischio di potenziale rinvenimento di ordigni bellici inesplosi.
ATTIVITÀ PROPOSTA
L’attività proposta è propedeutica alla valutazione del rischio bellico residuo a carico del Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione (CSP); il lavoro è circoscritto all’analisi storica della zona di interesse al fine di determinare se la stessa sia stata coinvolta da eventi bellici ovvero se nel suo ambito vi siano stati precedenti rinvenimenti di ordigni, prevedendo anche un’indagine magnetometrica superficiale
Nel caso di indagine di campo, i risultati delle ricerche potranno esclusivamente indicare le aeree e il livello di interferenza ferromagnetica presenti e, messe a sistema con l’analisi storica, potranno indirizzare la valutazione finale del CSP in merito all’opportunità di procedere con la bonifica bellica sistematica.
Le indagini non sono di tipo invasivo (non si eseguono scavi o perforazioni).
Indagine magnetometrica
Tale metodologia è la più efficace in termini di riconoscimento di masse metalliche sepolte. La capacità risolutiva delmagnetometro è inversamente proporzionale alla profondità di investigazione.
Indagine Georadar
Il Ground Penetrating Radar consente di inviare impulsi elettromagnetici nel sottosuolo tramite antenne ricetrasmittenti di adeguate frequenze per intercettare i bersagli interrati